Condizioni sempre più allarmanti
L’inquinamento dei mari sta diventando uno degli argomenti più discussi, in quanto rappresenta la principale causa dei danni riscontrabili sia negli ecosistemi che nella salute umana.
La principale componente inquinante dei mari è sicuramente la plastica, le cui quantità, costantemente in aumento, sono destinate a peggiorare le condizioni attuali.
Da come è stato fin qui sostenuto risulta evidente che si dovrebbe iniziare a prendere nuovi provvedimenti e soprattutto che le persone rispettino quelli già esistenti, infatti basterebbe anche solo che ogni individuo contribuisse nel suo piccolo.
Tuttavia, sembra che la società non si renda conto delle ricadute che un semplice involucro di plastica potrebbe avere sull’ambiente o addirittura pare che siano indifferenti, come se la tutela del mondo in cui sono destinati a trascorrere il resto della propria vita non li riguardasse.
Sebbene la sostenibilità ambientale sia diventato un argomento del quale facilmente si sente parlare, nessuno sembra aver realizzato veramente la gravità del problema, forse non basta discuterne perché purtroppo alle persone tutto ciò che entra da un orecchio esce dall’altro, finendo così per aspettare che magicamente la situazione si sistemi da sola.
L’origine del disinteresse
Date le condizioni disastrose riscontrabili in alcune parti del nostro territorio, si può dedurre che i cittadini siano disinteressati a sistemare la situazione e lo dimostrano attraverso il proprio atteggiamento distaccato.
A questo punto la domanda che sorge spontanea è quali siano le origini di questo diffuso menefreghismo, forse la società contemporanea non è sufficientemente informata riguardo ai rischi provocati dai materiali che vengono dispersi nel territorio.
Ma da dove viene questa mancata conoscenza? Magari è la conseguenza della diseducazione perché la questione non è stata adeguatamente affrontata durante l’ infanzia o l’adolescenza.
Si potrebbe quindi ripartire dalle scuole, insegnando che proteggere la natura è una responsabilità umana e che il nostro egoismo non può rovinare tutto ciò che ci circonda.
Così facendo la nuova generazione, che ovviamente rappresenta il futuro, riuscirà a crescere nel rispetto del territorio e tramanderà l’insegnamento.
E’ triste però come in molti istituti, che dovrebbero educare e preparare l’alunno alla vita adulta, non ci si impegni neanche ad effettuare semplici misure come ad esempio la raccolta differenziata, quindi è impensabile migliorare le condizioni attuali se persino le istituzioni non prendono provvedimenti a riguardo.
Se i singoli non si sentono appoggiati quando prendono iniziative per cambiare i fatti, a lungo andare proveranno angoscia, trovandosi da soli ad affrontare qualcosa più grande di loro.
Non possiamo permetterci che i pochi ad interessarsi attivamente si sentano scoraggiati, perché la demotivazione porta un individuo dopo l’altro a lasciare la causa, sentendo di essere un puntino insignificante in un mondo estremamente grande che ha un disperato bisogno di aiuto.
Il miglioramento nasce guardandosi dentro
Gli esseri umani non notano ciò che è lontano dai loro occhi, quindi c’è necessità di raccontare il problema,ma non solo a parole, attraverso esempi pratici.
Una volta tolto l’alone dell’ignoranza si tratta solo di riflettere,capire cosa è giusto fare e attuare piccoli accorgimenti, purtroppo ci sarà sempre qualcuno che resterà dell’idea che non sia il suo compito salvare la terra ma se la maggioranza si convince del contrario si può iniziare a sperare.