Negli ultimi anni la plastica ha invaso la vita di ogni cittadino, e l’ambiente circostante.
Mari, fiumi, laghi ne risentono maggiormente. E con loro anche gli esseri che li popolano. Tutta l’Europa si sta muovendo per la lotta contro la plastica.
Lotta alla plastica dall’Europa
Infatti, il 24 ottobre 2018 è stato approvato dall’ Eurocamera il divieto della vendita della plastica monouso. Questa normativa prevede che, entro il 2021, materiali come bastoncini cotonati, cannucce, palloncini, sacchetti e polistirolo espanso siano definitivamente tolti dal commercio.
Alcuni Stati europei però, hanno già attuato soluzioni per la riduzione della plastica usa e getta. Un esempio concreto è la Gran Bretagna. Al Lord’s Cricket Ground oltre 25 organizzazioni sportive hanno partecipato ad un evento promosso da due importanti associazioni, insieme alla compagnia #OneLess.
Lo scopo dell’incontro è stato quello di sensibilizzare partecipanti e proporre sistemi alternativi ai materiali monouso. Come prima cosa, Lord’s Cricket Ground ha cessato la vendita di bottiglie di plastica istallando 25 nuovi punti di ricarica di acqua potabile intorno alla loro sede. Inoltre ha eliminato l’utilizzo di cannucce di plastica e lanciato uno schema di tazze riutilizzabile per più di cento volte.
Lotta alla plastica dalle università italiane.
Anche le università italiane hanno deciso di adottare strategie che disincentivano l’utilizzo dei bicchieri da caffè e bottigliette d’acqua, fornendo ad ogni studente borracce in metallo e aumentando quelle aree pubbliche: dispenser d’acqua.
Lotta alla plastica a Rimini per il Carnevale
Con l’arrivo del Carnevale nel territorio del comune di Rimini è stata emessa un’ ordinanza con lo scopo di vietare l’utilizzo di coriandoli e prodotti simili per le strade e spiagge locali.
Il sindaco ha espresso in merito il suo pensiero:
“Festa e rispetto dell’ambiente sono due elementi che possono, anzi devono, andare di pari passo. Festeggiare il Carnevale, certamente, ma senza danneggiare l’ambiente o imbrattare la città e il mare permanentemente.”
Dall’Italia provengono inoltre due ingegneri accomunati da un unico sogno: spazzare via la plastica intervenendo non più a valle, ma a monte. Il progetto è denominato tra virgolette “Seads”, acronimo di Sea Defence Solution.
Esso consiste in una barriera con struttura portante di cavi d’acciao e una sorta di tenda in plastica riciclata immersa in acqua per poco più di un 1 metro. Inserita nel fiume in maniera obliqua, insieme ad un’altra in modo perpendicolare rispetto alla corrente, consente di incanalare i rifiuti verso le sponde dove è previsto un punto di raccolta.
Sperando che queste buone notizie siano le prime di una lunga serie, vi aspettiamo al prossimo articolo!
Il mondo ha bisogno di essere ripulito.